La metodologia agile nasce in seno all’IT e prevede una modalità di gestione dei progetti di sviluppo applicativo che incoraggia il lavoro di gruppo auto-organizzato e implica continui controlli e adattamenti in itinere. Oggi però l’approccio agile si traduce in un vero e proprio atteggiamento mentale che permea l’impresa, basato sulla capacità di un'organizzazione di apportare modifiche efficaci, sostenibili e tempestive ai prodotti, ai processi e alle risorse, con l’obiettivo di massimizzare la performance.
A questo proposito la società di consulenza Goetz partner e la Business School NEOMA, nello studio "L'indice degli attori agili" , hanno verificato il legame tra agilità e performance individuando 4 dinamiche principali:
Strategia: rivedere regolarmente gli obiettivi, l’orientamento e il posizionamento sul mercato;
Percezione: prestare la massima attenzione all'ambiente esterno, anticipare e interpretare i cambiamenti , facendo meglio dei concorrenti;
Sperimentazione: incoraggiare la creatività dei manager, stimolarli a sperimentare idee innovative e diverse;
Attuazione: Queste strategie, osservazioni e sperimentazioni danno origine a prodotti, operazioni, strutture e sistemi che generano valore economico per l'azienda.
Aziende 3 volte più performanti
Secondo lo studio, l'agilità contribuisce concretamente al miglioramento delle organizzazioni quando ne abbraccia tutte le dimensioni concettuali: obiettivi (chiaramente definiti), gerarchia (orizzontale), processi (semplificati), comunicazione (aperta e partecipativa) e, soprattutto, quando è caratterizzata da un management che ne incoraggia ed alimenta lo sviluppo.
La ricerca evidenzia che le aziende agili sono in media 2,7 volte più efficienti rispetto ai concorrenti, mentre solo il 5% delle organizzazioni non agili ottengono risultati finanziari migliori. Esiste inoltre un Agile Performer Index che classifica le organizzazioni in 4 categorie, in base al loro livello di agilità:
- Anatre zoppe : 30%,
- Attori in pericolo: 5%,
- Inseguitori: 29%,
- Attori agili: 36%.
Lo studio rivela inoltre che le aziende europee sono più agili rispetto a quelle americane: il 46% contro il 38% e, infine, le PMI sembrano essere più agili di grandi gruppi: il 43% ha infatti avviato le 4 dinamiche di agilità contro il 28% delle grandi imprese.
« Realizzare un'organizzazione agile è un lavoro a lungo termine »
Chris Worley
afferma Chris Worley, Direttore del Leadership & Centro di Efficacia Organizzativa della NEOMA Business School. "Non è sufficiente che il top management adotti una politica a favore dell'agilità in azienda. Deve prima convincere della legittimità di questo approccio per coinvolgere con successo tutto il personale, accompagnandolo in questi cambiamenti. "
Liberamente tratto dall’articolo: “ Les entreprises agiles sont 3 fois plus performantes” – Manager Attitude, Cindy Barrios
SC